Giambattista Basile

Giambattista Basile nacque secondo Benedetto Croce nel 1575 a Napoli, secondo altre fonti nel 1566 a San Giuliano, dove morì nel 1632. Fu uno dei più grandi narratori della letteratura italiana barocca.

Utilizzò per primo la fiaba come espressione della tradizione popolare e a lui si deve la prima raccolta in Europa di novelle dedicate ai bambini: “Lo Cunto de li Cunti evero lo trattenimiento de’ peccirille”, anche denominato “Pentamerone” per la struttura formata da cinque giornate e cinquanta racconti, scritto in napoletano e pubblicato postumo nel 1634-1636.

Il “Cunto” divenne un libro noto, fu tradotto in altre lingue europee già alla fine del Seicento, e da queste traduzioni presero spunto autori come Perrault, i fratelli Grimm e altri per scrivere le fiabe nelle forme con cui le conobbe il resto del mondo.

Basile divenne così fonte di ispirazione per gran parte della letteratura fiabesca europea e i più noti racconti quali “Cenerentola”, “La bella addormentata nel bosco”, “Il gatto con gli stivali” sono il risultato di riduzioni o adattamenti dei suoi racconti.

A tradurre il “Cunto” dal napoletano all’italiano è stato lo storico e filosofo Benedetto Croce.